31 marzo 2007

orecchio acerbo


Un giorno sul diretto Capranica–Viterbo vidi salire un uomo con un orecchio acerbo. Non era tanto giovane, anzi, era maturato tutto, tranne l’orecchio, che acerbo era restato. Cambiai subito posto per essergli vicino e potermi studiare il fenomeno per benino. Signore, gli dissi dunque, lei ha una certa età, di quell’orecchio verde che cosa se ne fa? Rispose gentilmente: "Dica pure che sono vecchio, di giovane mi è rimasto soltanto quest’orecchio. E’ un orecchio bambino, mi serve per capire le voci che i grandi non stanno mai a sentire: ascolto quello che dicono gli alberi, gli uccelli, le nuvole che passano, i sassi, i ruscelli, capisco anche i bambini quando dicono cose che a un orecchio maturo sembrano misteriose…" Così disse il signore con un orecchio acerbo quel giorno, sul diretto Capranica–Viterbo. Gianni Rodari