08 dicembre 2005

i figli


da "Il Profeta" di Khalil Gibran.

I FIGLI

E una donna
che teneva un bambino al seno disse:
“Parlaci dei figli”.
Ed egli disse:
I vostri figli non sono vostri figli.
Sono figli e figlie del desiderio ardente
che la Vita ha per se stessa.
Essi vengono per mezzo di voi,
ma non da voi.
E benché siano con voi,
non vi appartengono.

Potete dar loro il vostro amore
ma non i vostri pensieri,
poiché essi hanno i loro pensieri.
Potete dar alloggio ai loro corpi,
ma non alle loro anime,
poiché le anime
dimorano nella casa del domani,
che voi non potete visitare
nemmeno nei vostri sogni.

Potete sforzarvi di essere come loro:
non cercate però di renderli come voi.
La vita, infatti, non torna indietro
né indugia sul passato.

Voi siete gli archi
dai quali i vostri figli
come frecce viventi son lanciati.
L’arciere vede il bersaglio
sul sentiero dell’infinito
e vi piega con la sua potenza
perché le sue frecce
volino veloci e lontane.

Lasciatevi piegare con gioia
dalla mano dell’Arciere;
poiché come egli ama la freccia che vola
così ama pure l’arco che è ben saldo”.

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

E' così: "i figli non sono nostri!!"
E' un dono divino che Dio ci ha dato ... unire due corpi per generare un bellissimo frutto.
Una splendida creatura che tra le tue braccia con lo sguardo ti dice papà proteggimi da tutto ciò che c'eè di brutto ed insegnami tutto il sapere che hai.
E tu lo stringi forte a te e con il cuore palpitante gli prometti che gli sarai sempre accanto e che cercherai di aiutarlo in ogni necessità della vita, che non dovrà mai avere paura perchè ci sarai tu.
Intanto cresce e si plasma il suo carattere e da subito ...alto un metro o poco meno ti fa capire che il suo orgoglio gli dice che ha ragione lui.
Tu una vita di esperienza (magari meno!) vuoi evitare che tocchi il fuoco e che si scotti; ma lui da un metro in su il fuoco lo vuole toccare tutti i giorni.
Non sarà mai soddisfatto dei tuoi insegnamenti e della tua esperienza, l'unico vero bagaglio che gli hai dato è tutto il suo DNA.
E allora in ogni momento ricordati di quando era tra le tue braccia e tutte le promesse che vi siete fatti.
Lascia che tocchi il fuoco ma cerca di tirarlo subito indietro, che assaggi ma non si ferisca; e gioite assieme dell'esperienza come fosse nuova anche per te.
Forse …e dico forse così crescerà vicino e sì sarai il suo arco e lui uno splendido dardo che viaggia nel futuro; ma avrà rispetto e fiducia e sarà così il TUO futuro come noi lo siamo stati per mamma e papà.

18/12/05 17:28  

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